IL CULTO DEI GEMELLI YORUBA IN NIGERIA
Dal 22 novembre al 15 gennaio
A cura di Anna Alberghina e Bruno Albertino
Inaugurazione venerdì 22 novembre ore 18.30
Una raccolta di più di 100 sculture d’arte africana provenienti da una delle più
prestigiose collezioni d’arte africana in Italia e nel mondo, la collezione dei coniugi Anna Alberghina e Bruno Albertino. La mostra sarà corredata dal catalogo omonimo edito dalla casa editrice MAGENES.
L’evento
L’imprenditrice milanese Bali Lawal, anch’essa originaria della cultura Yoruba, sarà la madrina di questo evento che coinvolgerà il Comune, ma anche il Consolato nigeriano e la Comunità nigeriana di Milano.
I collezionisti
Indissolubile per l’eternità è il legame dei gemelli. Questo l’oggetto del libro e della mostra al Mas di Milano dal titolo “Ibeji figli del tuono”, curata da Bruno Albertino e Anna Alberghina, studiosi delle Arti Africane e autori di numerosi testi sulla materia. Il culto dei gemelli presso la popolazione Yoruba della Nigeria rappresenta uno dei capitoli più affascinanti della ritualità africana. Raffinati oggetti magici, pregni di mistero, le piccole sculture raffigurano i gemelli morti e ci permettono di compiere un lungo viaggio nel mondo degli Dei africani.
Anna Alberghina
Nata a Torino, dove vive e lavora come medico. Da sempre affascinata dall’etnografia e dalle arti primitive, si appassiona al fotoreportage di viaggio. Il suo stile fotografico è caratterizzato da una predilezione per il ritratto con particolare attenzione all’universo femminile. Collabora con numerose associazioni culturali e riviste di viaggio. Dalle polverose piste dell’Africa Occidentale alle foreste dell’Africa Equatoriale, viaggia da 40 anni attingendo sempre nuova linfa dall’amore per i luoghi, i popoli e le culture. Ha pubblicato numerosi libri nel campo delle Arti Africane e curato svariate mostre di settore. Ha al suo attivo numerose mostre fotografiche personali.
Bruno Albertino
Medico ed instancabile viaggiatore. Vive e lavora a Torino. Viaggia dall’età di 17 anni, prima in Italia e in Europa, quindi nel resto del mondo. Ha percorso gli itinerari più remoti dell’Africa. Durante i suoi viaggi ha maturato un vivo interesse per le arti primitive, con particolare riguardo all’Arte Africana di cui è collezionista e studioso. Ha curato numerose mostre di settore, collaborando con Istituzioni pubbliche, private e Musei. Ha pubblicato numerosi libri e cataloghi nel campo delle Arti Africane come: “Maschere d’Africa”, “Mama Africa”, “African Style”, “La danza degli spiriti”, “Modigliani e l’Art Nègre”, “African Headrests”, “Il mito dell’arte africana nel ‘900”.
La storia
Le piccole sculture oggetto del libro e della mostra portano il nome di “ere ibeji”, ovvero “immagini di gemelli” e sono opera di scultori Yoruba, un’etnia della Nigeria sud occidentale e del Benin sud orientale. Ognuna di queste piccole figure scolpite nel legno rappresenta lo spirito di un gemello deceduto. Le nascite gemellari, particolarmente frequenti presso gli Yoruba, sono considerate foriere di grande fortuna per la famiglia. I gemelli sono, perciò, oggetto di onori sia da vivi che da morti.
Secondo gli Yoruba, i gemelli hanno una sola anima, se uno dei due muore, la vita del gemello vivente è in pericolo. L’ibeji custodisce l’anima del gemello morto e ricostituisce l’equilibrio spirituale perduto con il gemello vivente. La madre tratta l’ibeji come se fosse un bimbo vivo: lo accarezza, lo lava, lo nutre, lo porta con sé sul dorso avvolgendolo nella propria veste e lo cosparge di offerte alimentari, polvere rossa di camwood e indaco. Le statuette vengono custodite nel santuario di famiglia e, alla morte della madre, i fratelli superstiti subentrano nella loro cura fino alla loro morte. Shango, dio del fulmine e del tuono, rappresentato con la doppia ascia, è “l’orisha”, padre e protettore degli ibeji.
Lo stile degli ere ibeji varia a seconda dei villaggi, delle città e delle regioni, perciò ciascun particolare dell’ere ibeji può servire a identificare la zona di provenienza: l’acconciatura, il volto, la posizione di mani e braccia, la base, le scarificazioni.
La mostra
Nella Mostra saranno esposte oltre 100 sculture corredate di una meticolosa scheda tecnica, fotografie e audiovisivi.
Il libro, edito da Magenes, di circa 200 pagine con immagini a colori e bilingue consente di comprendere a fondo la realtà rituale e artistica del culto dei gemelli.
Il museo, che ospita già una bellissima collezione privata di arte africana, da anni si impegna nel diffondere la conoscenza di questa ricca tradizione artistica e culturale attraverso visite guidate alle scuole, eventi pubblici, mostre temporanee a tema e molto altro con lo scopo di creare ponti tra le culture e attraverso l’arte e la bellezza, arrivare al cuore di tutti.
La mostra gode del Patrocinio del comune di Milano.
La mostra gode del Patrocinio del comune di Milano
Scopri anche la nostra collezione di arte africana presso il Museo: https://www.museoartescienza.com/arte-africana
Ingresso libero. Informazioni presso la segreteria del museo 02.72022488 oppure a info@museoartescienza.com
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