Mercoledì 8 marzo dalle 18.30 l’azienda di cosmetici Lime Life by Alcone in collaborazione con l’Associazione A Coded World presentano al MAS una serata dedicata all’amore per se stessi, all’accettazione del proprio corpo e al concetto di bellezza.
Per l’occasione sarà riallestita la mostra Donne in Bilico che farà da cornice a momenti dedicati alla bellezza e alla valorizzazione di sè.
Ospiti di questa serata tra amiche e i temi trattati:
Anna Alberghina – Fotografa della Mostra Donne in Bilico
La relatività dei modelli di bellezza.
Il ruolo delle donne nelle altre culture e il valore della bellezza: un’attenzione di sé mai fine a se stessa ma sempre orientata a scopi socialmente definiti.
Bali Lawal – Fondatrice dell’Associazione A Coded World
La bellezza a tutte le età. Il difficile rapporto con il nostro corpo e con l’accettazione di sè. Il giudizio da dove arriva e perchè ci perseguita tutta la vita.
Bethania De Almeida Simoes – Country Director di Lime Life by Alcone UK, Spain and Italia
L’evoluzione del concetto di bellezza nel mondo della cosmesi
Che cosa è successo nell’industria cosmetica negli ultimi 20 anni e come si stanno posizionando oggi le aziende cosmetiche per rispondere a una domanda di bellezza sempre più inclusiva?
In risposta a una nuova esigenza della società, il concetto di cosmetica si è spostato da ANTI AGEING a WELL AGEING. Bellezza come benessere, equilibrio e armonia.
Lara Lago @Lara_Lake – Giornalista e Body Activist
Amare il nostro corpo è un dovere? E cosa succede se non mi amo? Sempre più aziende ci convincono che avere il corpo ‘perfetto’ non è più l’obiettivo da raggiungere. L’amarsi a tutti i costi va a sostituire lo standard di bellezza. E viene spontaneo chiedersi: ‘Ma come? Prima non andavo bene perché non ero bella abbastanza e ora non vado più bene perché non mi amo abbastanza?
Monica Maria Cavallo – Counselor & Co Founder di Manage your life
La bellezza è in sé indefinibile, “è cosa complicata” direbbe Platone, e le donne che si amano sono indubbiamente belle. Amore è dunque ciò che rende bella ogni donna e rende gli occhi capaci di vedere la bellezza in ogni cosa. Amore è, possiamo dire, una disposizione interiore che talvolta si conquista nel corso di una intera vita, recuperando senso e significato da ogni esperienza e da ogni ferita ricevuta. Le donne che lungo il viaggio della loro vita convivono con amore con le loro ferite, sanno essere capaci di amore e di bellezza solidale e gentile con tutte le altre donne.
Prenotazione obbligatoria a info@museoartescienza.com o 02.72022488
“Se scegliamo di non guardare al mondo soltanto attraverso la lente delle guerre, delle carestie e delle emergenze umanitarie, ci verrà svelato un universo di impareggiabile bellezza che imprimerà in noi una traccia indelebile…” (Anna Alberghina)
All’alba del mondo i nostri antenati scoprono le terre colorate, il carbone di legna, il gesso, il succo delle bacche, il sangue degli animali e ben altre fonti di colore e li utilizzano come un alfabeto del corpo per impressionare il nemico in battaglia, camuffare il cacciatore, definire una posizione rituale o semplicemente sedurre.
… La pelle diventa materia, supporto di espressioni, pronta ad accogliere ogni trasformazione che la allontani dalla sua condizione primigenia. Per incantare e sedurre, uomini e donne sono pronti a modificare o distruggere una parte del loro corpo in modo permanente (cicatrici, scarificazioni, fori nelle labbra o nelle orecchie, denti limati) o transitorio (trucco, acconciatura, abiti, gioielli).
Dipingersi corpo e volto è un modo per alterare la propria immagine adeguandosi ai canoni di bellezza e ai miti del proprio gruppo di appartenenza. Si tratta di una decorazione effimera, appropriata alle circostanze, quali una danza, un matrimonio, una cerimonia di caccia, un lutto o la fine di un divieto. Anche le scarificazioni facciali sono un evidente segno di appartenenza clanica. Seppur dotate di finalità estetiche ed erotiche, esse rivestono, in primo luogo, una funzione terapeutica e protettiva. La loro presenza allontana le influenze nefaste, gli spiriti maligni e il malocchio. In questo modo il corpo diventa una scultura vivente ma da esso non emana semplice bellezza, racconta una storia. Al linguaggio si sostituisce la comunicazione non verbale che si esprime attraverso l’arte dei segni, delle forme e dei colori.
Così si arriva al significato delle modificazioni corporee nelle società occidentali. A lungo combattute in nome dell’igiene, della morale o della religione, trionfano oggi nelle nostre città dove il tatuaggio e il piercing rappresentano un punto fermo nella cultura delle giovani generazioni. Simbolo di appartenenza e omologazione al gruppo, ricerca di indipendenza dai modelli genitoriali o volontà di trasgressione dei divieti e delle norme imposte, le modificazioni corporee si ripropongono di stigmatizzare le svolte e i momenti importanti della vita. Dotate di una grande potenza comunicativa, permettono di non passare inosservati. In un mondo di immagini, la pelle diventa, così, diario di vita.