Viaggio in Iraq, di Carla Milone e Cristina Bava, è un itinerario per immagini che percorre l’Iraq procedendo dal sud verso il nord, dallo Shatt al Arab, la confluenza del Tigri con l’Eufrate, sino al lontano Kurdistan. Presentazione mercoledì 15 maggio ore 18.30
Un viaggio per il quale occorre essere pronti a fare salti temporali arditi, passare dalle antichità sumeriche al minareto a spirale di Samarra, dalle raffinate geometrie abbasidi alle sinuosità dei capitelli di Hatra, in un continuo rimbalzo di secoli e millenni, di storie di uomini e destini incrociati.
Per scoprire anche che l’Iraq non è solo archeologia e storia di un passato lontano, è vita, gioia, risate di bambini e sogni, un caffè e un narghilè con gli amici.
“…Sono stata in Iraq: ho percorso le sue strade dal golfo Persico a sud fino all’estremo nord del Kurdistan. Voglio raccontarvi questo viaggio con un videoreportage, accompagnato da parole e musica, e con il racconto che seguirà, per portare una luce su uno dei quadranti del mondo che la storia ha provato a distruggere.
Un viaggio che ci porta in luoghi noti e in altri meno conosciuti dell’Iraq, facendo risuonare nel nostro profondo parole evocative come Babilonia, Ur e Samarra, nomi che quasi pensavamo appartenessero solo a un patrimonio archeologico ad uso esclusivo di storici eruditi. Tra le vestigia ereditate dai Sumeri, Assiri e Babilonesi cammineremo nella storia. Ma l’Iraq non è solo archeologia. Scopriremo i mudhif, le incredibili costruzioni di canne intrecciate degli ”Arabi delle paludi”, ci incanteremo davanti ad antichissimi ziggurat, ci lasceremo coinvolgere dalla magica atmosfera che si respira nel Mausoleo dell’Iman Ali, non potremo che stupirci davanti a Wadi Al Salam, la sconfinata città dei morti; ci lasceremo abbagliare dalle cupole d’oro delle moschee; ci inoltreremo nella Al Mutanabbi, l’antica via degli amanuensi di Baghdad…
Ho incontrato le grandi civiltà e catturato immagini che raccontano il complesso mondo dell’Iraq, siti archeologici, ambienti naturali, deserti; ma anche persone ed ascoltato voci.
In un certo senso è un omaggio al Paese e allo straordinario senso di resilienza della sua gente, alla gentilezza e al sorriso di chi mi ha accompagnato e di chi si è impegnato a farmi capire ciò che ”sta dietro” ciò che si vede. Ed è un invito a tornare in Mesopotamia, una terra che per troppi anni ci è mancata, e che oggi è possibile riscoprire.”
Carla Milone
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazione a info@museoartescienza.com