Reportage di Donatella Mure’ e Mario Negri – Carbamitu’ Photo and Video

Mercoledì 29 maggio ore 18.30

Con la gentile e gradita partecipazione del Consolato della Georgia

Il “male” del profugo non passa mai. Ormai, dopo 30 anni  dalle guerre in Georgia, sul fronte dell Ossezia e dell Abkhazia, è ancora penetrante quella terra espropriata. I profughi che vivono ancora lì a due passi dalle loro case e dai loro cimiteri, guardano e parlano con gli occhi lucidi il loro mondo espropriato. 

Il “problema” dei profughi resta di grande attualità. Frontiere segnate da campi di grano conservano la loro invalicabilita’ nel cuore di chi ha dovuto lasciare tutto. Anche le proprie radici. Dopo decenni, i profughi georgiani di Abkazia ed Ossezia del Sud, ricordano quei giorni ed il dolore ritorna imponente ed impotente. Qualcuno si è rifatto un destino lontano, altri sono li’ a guardare a due passi dal muro invisibile dell’off limts, altri a lottare che pascoli e uomini non oltrepassino il filo spinato. Ma tutti vogliono ancora immaginare il ritorno. La’ nelle terre che a guardarle da qui non hanno niente di diverso tra loro.

Ospiti della serata:

Meli Turmanidze fondatrice e presidente della prima internet televisione georgiana in Europa, poetessa, traduttrice e presidente dell’Associazione Italo-Georgiana “Merani”,

Antonio Giarletta musicista, professore e documentarista di lingua e cultura georgiana.

A futura memoria, che si ricordi che levare con violenza le radici dei popoli causa lacrime e dolore perenne. E odio. Un giorno forse saremo tutti un popolo di “senza terra”.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, prenotazione obbligatoria a info@museoartescienza.com